Spread The Voice

“Quanto contano i moduli di gioco secondo la metodologia FLR e come allenarli?”

I nostri più attenti osservatori si staranno chiedendo se abbiamo perso il senno in questo periodo di isolamento o se abbiamo cambiato il nostro punto di vista riguardo i moduli di gioco.

Ovviamente il titolo è una provocazione, perché come i nostri appassionati sanno, per FLR i moduli di gioco non esistono!

Non esistono i moduli di gioco intesi come 1-4-3-3, 1-4-4-2 e chi più ne ha più ne metta per il semplice motivo che, se pratichiamo un calcio fluido e dinamico, non possiamo avere un modulo statico in una partita di calcio. Se ci pensiamo bene, il modulo è l’idea di partenza da mettere sulla lavagna nello spogliatoio prima della partita quando vogliamo snocciolare la formazione, quasi una routine che creiamo per far sentire “sicuri” i nostri giocatori, ma una volta che l’arbitro fischia non possiamo più parlare di moduli.

Si parla quindi di moduli fluidi, termine che sta spopolando tra gli amanti di calcio, termine che rimane però tale.

Cosa s’intende per modulo fluido?

Occorre premettere che FLR cerca di allenare i propri ragazzi secondo le loro caratteristiche individuali, secondo il calcio che hanno dentro e cerca di intravedere il loro potenziale assecondandone la progressione naturale. Detto questo possiamo cercare di definire un modulo fluido.

Un modulo fluido prevede dei cambiamenti continui e delle continue relazioni tra i giocatori. Se consideriamo che a seconda della fase di gioco che stiamo interpretando o dei principi di gioco che la nostra squadra sta allenando, i nostri giocatori cercheranno di interpretare il gioco e di conseguenza si disporranno in campo con il modulo che secondo loro quella fase del gioco preveda.

Capite bene, quindi, che diventa sempre più importante allenare le fasi di gioco e non il modulo fine a sé stesso.

Il modulo fluido quindi rappresenta la capacità della squadra di adattarsi alle situazioni di gioco, modificando la posizione di partenza della lavagnetta.

Soluzioni d’allenamento

Considerando quanto tutto detto sopra, la riflessione da fare è sicuramente su come allenare le fasi di gioco più che i moduli o il modulo da scegliere in campo. Abbiamo molti esempi anche nelle grandi squadre dei campionati professionisti. Senza entrare nel merito di grandi allenatori come Pep Guardiola, tutti ormai sono a conoscenza della fluidità del modulo di gioco che cambia a seconda se siamo in caso di FD o FO o ancora se ci troviamo in una zona esterna o centrale del campo, in zona avanzata o arretrata di esso. Di conseguenza allenare i principi da riproporre nelle differenti fasi e zone del campo porta ad una progressione naturale del giovane calciatore, che si trova confrontato continuamente con delle varianti da prendere in considerazione, posizione di compagni e avversari da valutare e scelte da ottemperare per la riuscita di un possesso, di una transizione o di un recupero palla.

Staff FLR

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.