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“Anche nel ruolo del portiere si è arrivati a distinguere due differenti fasi del gioco, due differenti atteggiamenti che l’estremo difensore dovrà adottare. Se nella fase difensiva dovrà ovviamente difendere la propria porta (prese, tuffi, 1:1, uscite), nella fase offensiva dovrà essere capace di offrire soluzioni che permettano la gestione del possesso e la creazione di superiorità numeriche inerenti ad esso”.

Parliamo quindi di un apporto importante nell’animazione del gioco. Il portiere dovrà essere in grado di trovare ed offrire soluzioni per gestire come detto la fase di possesso con particolare attenzione alla gestione e all’attacco di spazi. Nel nuovo e-book di FLR se ne parla ancora più nel dettaglio.

Dal punto di vista della TE offensiva, il portiere dovrà quindi essere in grado di variare le proprie scelte e quindi non limitarsi soltanto ai passaggi nei piedi dei compagni o il classico lancio lungo. Dovrà saper offrire linee di passaggio anche al di fuori dell’area di rigore e ai lati della porta, di controlli dinamici per crearne di nuove e lanci (mani e piedi) differenziati a seconda della situazione.

  • Come alleniamo la fase offensiva del portiere?

Per FLR il modo migliore è attraverso l’introduzione degli analitici-giocati anche negli allenamenti specifici del portiere, mantenendo le stesse richieste che potremmo pretendere dai giocatori di movimento. Inoltre tramite l’allenamento integrato con la squadra anche negli allenamenti situazionali, avremmo un adattamento delle richieste alla realtà del gioco.

Va da sé che anche per lo Specialista Portieri di FLR (SP) la differenza di coaching farà la differenza come avviene per la squadra.

La conoscenza da parte dello SP delle richieste fatte ai giocatori nello sviluppo del gioco offensivo da parte degli allenatori diventerà prioritario ed anche la scelta della terminologia dovrà essere similare per favorirne l’apprendimento nell’allenamento dei concetti di squadra.

  • Alleniamo la TE podalica nella fase specifica?

L’unica soluzione a palla ferma in FO che possiamo allenare è il rinvio dal fondo. Di conseguenza diventa la scelta TA a fare la differenza. In fase di possesso l’obiettivo di FLR è quella di un’animazione dinamica con movimenti senza palla e creazione e occupazione di spazi liberi. Per questo motivo riteniamo che la scelta TE, debba essere contestualizzata in tal senso e di conseguenza preferiamo proporre gli analitici-giocati anche nell’allenamento specifico del portiere.

Proporre gli analitici-giocati permette di trovare una variabilità di traiettorie e dosaggi che si avvicinano di più alla realtà del gioco di quello che potremmo ricreare e ritrovare nei classici allenamenti analitici. Un modo ottimale per poter aumentare il suo livello di precisione e dosaggio è quello di lasciar scegliere al portiere come calciare/lanciare in fase di distribuzione. È un processo che richiede pazienza ma che nel lungo periodo porterà importanti risultati anche a livello ME aumentato considerevolmente le scelte offensive dei nostri numeri 1.

Staff FLR

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