“Dallo stop si giudica un calciatore, dal suo rapporto con la palla si può capire la potenzialità del bambino. Questo sosteneva un influente personaggio del calcio giovanile italiano, è ancora così?”

Già di per sé lo stop non esiste più, si parla di controllo della palla, in quanto la parola stop denota un arresto. In un calcio dinamico la palla non si arresta, ma si controlla-gestisce, ancora meglio se in maniera dinamica in uno spazio libero finalizzato ad una successiva giocata.
Il controllo dinamico si differenzia dal controllo orientato classico da un cambio di ritmo in uno spazio libero. Il cambio di ritmo è un dettaglio determinante di questo fondamentale, in quanto permetterà al giocatore di eludere la marcatura di un avversario, occupare uno spazio libero e avere un vantaggio temporale e posizionale sull’avversario stesso.
La gestualità classica del controllo non sarà più determinante, lo sarà invece l’efficacia del gesto. Praticamente non sarà più importante che il controllo del pallone sia perfetto esteticamente, ma che sia invece efficacie per quello che si vorrà andare a fare dopo e nel rispetto delle capacità coordinative del singolo giocatore e delle sue tappe di sviluppo.
Tra classicisti dell’insegnamento della tecnica e rivoluzionari dell’efficacia probabilmente con il controllo dinamico ci posizioniamo nella seconda sfera. Ma perché un controllo dinamico è preferibile ad uno stop della palla?
Come anticipato in questo articolo il cambio di ritmo caratterizza questo gesto tecnico. Con un cambio di ritmo noi possiamo sorprendere l’avversario e avvantaggiarsi sulla prossima giocata. Se tutti i nostri giocatori prima di ricevere la palla e nel controllarla effettueranno un cambio di ritmo, l’animazione della squadra, il ritmo del possesso e la velocità di presa d’informazione saranno naturalmente più elevate di quelle del mio avversario. La capacità quindi di finalizzare la mia azione in modo organizzato sarà più elevata.
Se la relazione di movimenti senza palla a 2/3 giocatori della mia squadra scatenerà un circolo virtuoso di movimenti, le linee di passaggio saranno continuamente dinamiche e la velocità di pensiero dei miei giocatori sarà sempre allenata e indubbiamente più sviluppata di giocatori che eseguiranno un possesso palla a basso ritmo e stoppando la palla.
La differenza in un calcio di formazione è quindi evidente. Allenare i miei giocatori a controllare la palla in maniera dinamica relazionata ad uno spazio libero, a movimenti per liberare spazi o a controlli stessi per la creazione di spazi consentirà ai miei giovani atleti di diventare calciatori pensanti ad alta velocità.
Le forme allenanti sono molteplici, tenendo sempre conto di strutture BASE e della capacità di multi scelta.
Se vuoi saperne di più sul controllo dinamico, ti consigliamo l’e-book “Creo/Occupo spazio” di FLR, dove tramite l’esercitazione DAMA potrai avere alcune informazioni base sul controllo dinamico.
—
Staff FLR