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“Esistono sistemi di costruzione dal basso codificati e soluzioni alternative, cerchiamo di spiegare il punto di vista FLR considerandone alcuni”.

Della costruzione dal basso ne abbiamo già parlato sia in questo blog che in un e-book specifico della collezione di FLR. È chiaro che si tratta di uno degli argomenti caldi del calcio moderno. Nei giorni scorsi discorrendo delle partite in televisione ci siamo trovati in differenti considerazioni e punti di vista su come costruiscano le squadre di livello più alto e sono di conseguenza nate riflessioni in merito alla percorribilità di una linea piuttosto che di un’altra nelle fasce d’età che ci competono.

Come al solito ci teniamo a precisare che in questo spazio possiamo godere di poche righe per cercare di esprimere punti di vista metodologici e non, quindi di conseguenza le argomentazioni e le spiegazioni dovranno esulare da argomentazioni troppo ricche.

Esistono due metodi molto conosciuti nella costruzione dal basso che vengono sfruttati dai grandi club professionistici, ricorrere alle cosiddette codifiche o tramite il riconoscimento della superiorità numerica.

Il sistema codificato è tipico del campionato italiano di Serie A dove la maggior parte delle squadre studia gli avversari oltre che sicuramente il materiale umano a propria disposizione e le richieste del proprio piano di gioco per preparare delle situazioni di gioco “fisse” per uscire dalla pressione degli avversari quando si costruisce dal basso.

L’altro sistema di cui abbiamo parlato è quello della superiorità numerica che si deve riconoscere o che ovviamente si può creare per decidere come e da dove uscire dalla pressione avversaria. Questo sistema per intenderci è stato reso celebre da Guardiola e i suoi discepoli e si basa sulla creazione di movimenti che permette alla squadra di costruire dal basso, come dice il termine stesso, creando delle situazioni di superiorità numerica nella zona palla tramite dei movimenti.

Entrambi i sistemi sono sicuramente validi ed efficaci. Ma FLR come affronta l’argomento?

Se parliamo di realtà di gioco e di concetti, rimanendo sempre nel tema della pre-formazione, pensiamo che sia molto difficile codificare delle situazioni, per vari motivi. Non conoscendo l’avversario, non avendo a disposizione certezze su come il nostro avversario verrà a pressarci, diventa difficile creare delle situazioni di costruzione ad hoc. Un altro motivo per cui pensiamo che possa essere poco edificante codificare le situazioni di uscita da Z1 è che ci sarebbe un dispendio di tempo ed energie esagerate in relazioni al tempo che realmente abbiamo a disposizione, oltre che uno snaturamento delle caratteristiche naturali dei giovani calciatori con cui ci confrontiamo. In più come detto prima, non conoscendo l’avversario ed essendo la realtà del gioco irripetibile, pensiamo sia meglio concentrarsi su spunti differenti.

Se andiamo invece ad analizzare l’altro “sistema” di cui abbiamo parlato, lo riteniamo sicuramente più vicino, ma anche qui troveremo delle difficoltà che meriterebbero troppo tempo per essere superate. Il riconoscimento della superiorità è uno degli aspetti che rispetta parecchie situazioni allenanti di FLR.

La soluzione di FLR è quindi semplice i nostri afficionados avranno già capito. Se la struttura allenante rispetta la realtà del gioco, garantisce una o più possibilità di scelta, ha un obiettivo primario ed uno secondario chiari e raggiungibili, genera emozioni positive e/o negative in relazione alla fase di gioco, allora la nostra struttura allenante rispetta i requisiti attuabili in ogni situazione di gioco FLR!

Staff FLR

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