“Recuperare palla lontano dalla propria porta e nel minor tempo possibile richiede una grande organizzazione di squadra nella fase di non possesso del pallone e grande spirito di sacrificio nel volerla riconquistare. Questo articolo cercherà di analizzare in maniera più sintetica possibile una singola possibilità di recupero palla in avanti.”

La pressione al portatore nella fase di costruzione è uno degli argomenti che più anima le discussioni calcistiche in questo momento storico. Nell’e-book dedicato al recupero palla (ROMA) FLR cerca di offrire metodi di allenamento per questo ed altri momenti in cui la nostra squadra non ha la palla.
In questo articolo parleremo del perché scegliamo di andare a posizionarci sui 30m e come cerchiamo poi di recuperare nel minor tempo possibile il pallone nella parte alta del campo.
Quando parliamo di costruzione dal basso ormai abbiamo tutti negli occhi i vari modi (codifiche o letture) che possono aiutarci ad organizzare un’azione di possesso con palloni “puliti” fin dalla rimessa da fondo campo o comunque con palla al portiere. Ovviamente se abbiamo questa situazione di gioco, automaticamente avremo la situazione opposta, cioè come contrapporci all’avversario e come cercare di recuperare il pallone.
Come principio difensivo decidiamo di posizionarci a 30m (simbolico) dalla porta avversaria per indurre l’avversario a costruire. Posizionarci a 30m ci permette di ricompattare le linee e riuscire a portare una pressione forte agli avversari in una zona di campo pericolosa per loro e favorevole ad una transizione veloce, qualora si creassero le condizioni per noi. Nello specifico sceglieremo la nostra strategia a seconda dei giocatori a nostra disposizione, certo, ma possiamo richiedere un principio di gioco difensivo generale a prescindere da queste caratteristiche.
Ipotizziamo di avere giocatori predisposti a grandi volumi di corsa e abili nel gioco rapido in verticale: recuperando palla in Z2b/3 queste caratteristiche risalteranno.
Qualora queste caratteristiche non dovessero essere presenti nei giocatori a nostra disposizione, possiamo comunque incidere in maniera significativa sul coraggio e l’aggressività e di conseguenza allenare nel tempo caratteristiche ME che esulano dalle caratteristiche TE/TA. Le capacità ME saranno predominanti insieme alle caratteristiche TA perché una buona organizzazione TA con linee di pressione compatte che scalano sempre in avanti permetterà una buona riuscita di questo principio di gioco anche senza caratteristiche TE eccelse.
Se pensiamo per esempio che all’ultima nostra affermazione e cioè linee di pressione compatte che scalano sempre in avanti, stiamo chiedendo ai nostri giovani calciatori di non preoccuparsi troppo di quello che succede alle loro spalle ma di preoccuparsi di quello che succede d’avanti. La prima linea di pressione di occuperà quindi di leggere i segnali di pressione e decidere quindi quando condurre la squadra al recupero anche disordinato al corpo del portatore. Gli altri giocatori della prima linea si concentreranno sulla chiusura delle linee di uscita.
La seconda linea di pressione si occuperà invece di chiudere le interlinee e associarsi ai diretti avversari d’avanti a loro e di conseguenza la terza linea farà la stessa cosa “giocandosi” l’1:1 a 50m dalla propria porta. Chiaramente l’organizzazione sarà di più alto livello man mano che si alza l’età dei nostri giovani calciatori (vedi marcature preventive), ma nell’immediato instilleremo nei nostri giovani la convinzione di poter conquistare palla in zone di rischio minore concedendo appunto agli avversari la possibilità di una palla lunga che possiamo permetterci di recuperare più tardi in quanto abbiamo appunto 50m di campo ancora a disposizione per rimediare ai nostri errori.
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Staff FLR