“Come per tutto il glossario calcio, i termini utilizzati potrebbero differire da zona a zona, da regione a regione, da paese a paese. Di conseguenza ci scusiamo se qualche terminologia non sia consona a l’idea personale di chi legge.”

Nel calcio moderno il miglioramento del glossario calcistico ha fatto notevoli passi avanti anche nel discorso pubblico, dei tifosi e degli addetti ai lavori che commentano il calcio. Di conseguenza, terminologie come principi di gioco, concetti, periodizzazione tattica e via dicendo sono sempre più comuni tra gli interpreti che parlano di calcio.
Il formatore è una figura complessa, l’abbiamo più volte ripetuto, ma ci teniamo a dire ancora su questa figura, che deve essere un po’ al di fuori del discorso calcistico pubblico. Se si guardano con attenzione le partite di calcio giovanile si può notare come le filosofie dei club possano fare la differenza.
Ci sono scuole calcistiche che si adattano all’avversario, sfruttano la risorsa video analitica come una contromossa alle capacità degli avversari e di conseguenza tendono ad adattarsi quasi totalmente alla squadra che affrontano.
Poi ci sono quelle strutture che invece credono fortemente nelle proprie risorse, nella propria filosofia e nei propri principi di gioco e queste sono facilmente riconoscibili perché non cambiano il loro modo di giocare a seconda dell’avversario di giornata. Nel calcio giovanile a seconda della categoria ovviamente, le contro-mosse possono essere utili ma non devono snaturare la capacità di base dei giocatori della nostra squadra.
Noi giochiamo come ci alleniamo! Questo è il concetto base per cui i migliori settori giovanili, le strutture più riconosciute nel panorama calcistico fanno la differenza. Siano esse mastodontiche entità calcistiche mondiali o piccole realtà locali, pensiamo che conoscere i propri mezzi, riconoscere e accettare le proprie capacità e le risorse umane a propria disposizione permetterà alle piccole entità di progredire e far progredire i propri giovani calciatori.
Riuscire a definire dei principi di gioco chiari e definiti oltre che riconoscibili è un’impresa più difficile di quello che sembra. Per poter portare avanti un discorso di questo tipo, dobbiamo innanzitutto essere in grado di giudicare in maniera estremamente critica la struttura in cui ci troviamo, definirne il contesto, il livello di partenza e poi definire i vari passi che vogliamo perseguire nel tempo e nelle stagioni a venire in base a quanto ottenuto nel tempo. Una volta fatto questo dovremmo escludere dalla nostra valutazione, almeno nel primo e secondo periodo di programmazione, dei risultati inteso come punteggio finale. Arrivati fino a qui i passi da compiere saranno ancora innumerevoli.
Detto tutto questo, cosa c’entra il titolo Tattica e Principi di gioco con quanto detto fino ad ora?
Probabilmente tutto.
Se vogliamo crescere come società calcistica e sociale dobbiamo porre forti principi di gioco che escludono il raggiungimento del risultato ad ogni costo, che permettano ai giovani di identificarsi in quanto stanno allenando e dare loro il tempo di ricercare, sperimentare e mettere in pratica quanto alleniamo, i nostri principi di gioco, i nostri concetti. La TA intesa come sistema di contrapposizione ad un avversario non può funzionare a lungo e non porterà nessun risultato di sviluppo nei giovani calciatori.
Ovviamente, questa non è una legge, ma si tratta solamente della nostra idea di calcio formativo.
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Staff FLR