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“Perché la tecnica cognitiva è più efficace della tecnica analitica? Cosa s’intende per tecnica cognitiva? Come si allena?”

L’argomento è di quelli scottanti. I più “affezionati” potrebbero risentire di quello che stiamo per scrivere. Da sempre la tecnica è stata allenata con metodo analitico. Ci sono addirittura scuole di tecnica individuale. Ma non è questo l’argomento di cui ci vogliamo occupare. Non vogliamo nemmeno toccare nell’animo i più fedeli conservatori dell’allenamento tecnico analitico fine a sé stesso.

L’obiettivo di questo articolo è invece portare all’attenzione quello che secondo FLR è il metodo più efficace per allenare la tecnica finalizzata al calcio moderno e di conseguenza un gioco dinamico in continua evoluzione ha bisogno di una tecnica più veloce e diversificata.

 

Per allenare le diverse forme tecniche richieste in una partita, dovremmo prevedere nel nostro allenamento continue varianti e variazioni, che siano il più vicino alla “realtà partita”.

Per FLR la tecnica va allenata in forma cognitiva, prevedendo situazioni che variano continuamente, per aiutare il giocatore ad essere più efficace. Mettere due ragazzi uno davanti all’altro a passarsi la palla non permette un’evoluzione della capacità di passaggio in partita, rende i ragazzi capaci di passarsi la palla in questo precisa situazione di gioco, che probabilmente non si verificherà mai.

 

Come detto sopra, la tecnica cognitiva deve permettere al giocatore di variare lo scenario in cui si allena, che sia più simile possibile alla partita e che gli permetta un’evoluzione attiva abbinata all’evoluzione cognitiva. La capacità di scelta diventa quindi la priorità assoluta dell’allenamento di tecnica.

 

Cosa s’intende per capacità di scelta?

 

Il giocatore deve riuscire a prevedere lo sviluppo del gioco e di conseguenza, dovrebbe sempre riuscire a prendere informazioni in tempo utile per eseguire la scelta corretta. Di conseguenza saper scegliere diventa prioritario.

 

Quale soluzione adottare?

 

FLR allena la tecnica cognitiva mediante l’utilizzo delle forme “micro”. Gli esercizi micro dei 4 concetti prevedono una forma di allenamento specifica per lo sviluppo di una tecnica finalizzata alla scelta e prevede un continuo cambio di scenario che permetterà al giocatore di allenare i fondamentali tecnici abbinati al concetto di riferimento e quindi alle fasi del gioco previste. Nello specifico, se utilizziamo l’esercitazione “Micro Barcellona” alleneremo la scelta dei ritmi di gioco, l’orientamento corretto del corpo e il giusto dosaggio del passaggio. Nel “Micro Dama” si allenerà il controllo orientato dinamico, la giusta scelta del timing di passaggio nello spazio, relazionato al movimento del compagno.

 

Conclusione

 

Allenare la tecnica cognitiva significa rendere il giocatore totalmente immerso nel contesto reale di gioco. Questo permette di evitare il dover prevedere allenamenti di tecnica analitica e quindi di dover “spezzare” l’allenamento e ridurre in maniera significativa i tempi morti e di spostamento tra una struttura e l’altra. Nelle esercitazioni “micro” il coaching sarà finalizzato ai gesti tecnici, ma nello stesso tempo si allenano in maniera “invisibile” gli aspetti tattici e condizionali relativi al concetto scelto.

È innegabile che questo continuo variare di situazioni di gioco, permetta al giocatore di variare continuamente la propria presa d’informazione e la conseguente scelta, in modo di trasformarla in decisione e applicazione inconscia del gesto tecnico.

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