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“Settimana scorsa abbiamo fatto una piccola analisi prestazionale delle squadre dei maggiori campionati europei che hanno ripreso l’attività agonistica post Covid-19. Questa settimana abbiamo ricominciato le attività sul campo anche noi e vogliamo portare alcune considerazioni”

A fine settimana scorsa è arrivata la conferma, a meno di clamorosi retro-front ricominceremo gli allenamenti collettivi da lunedì.

Ottimo, si ricomincia, ma cosa possiamo proporre e come organizzeremo la struttura dell’allenamento dopo 3 mesi di pausa forzata?

Pausa forza è probabilmente la parola chiave. La pausa forzata è quella che solitamente un giocatore che arriva da un infortunio affronta in prima persona e di conseguenza le precauzioni che si potrebbero prendere saranno similari.

I nostri ragazzi hanno comunque lavorato tanto in questo periodo, in maniera individuale e con quello che avevano a disposizione, allora possiamo proporre una fase di attivazione mirata all’aumento della temperatura muscolare in maniera specifica e poi un aumento della temperatura centrale con della TE semplice, per ricominciare e percepire le emozioni.

Le emozioni sono state palpabili. Rimettersi le scarpette, calpestare il campo con un pallone tra i piedi, c’era ovviamente molto entusiasmo e soprattutto c’era voglia di divertirsi.

  • Ma cosa vuol dire divertirsi? Come possiamo organizzare un allenamento divertente?

Questa domanda torna spesso nelle discussioni tra allenatori. Diciamo innanzitutto che la percezione del divertimento è un aspetto estremamente soggettivo. Come possiamo divertire tutti e permettere a tutti di provare piacere in quello che stanno facendo?

Conoscendo il gruppo, ecco la risposta. Nel nostro contesto la maggioranza dei ragazzi ha un obiettivo chiaro e definito nella propria testa ed è felice quando riesce ad affrontare e superare sfide difficili percependo un miglioramento. Ovviamente c’è una parte di ragazzi che invece si diverte quando si sente assoluto protagonista della situazione e chi ancora prova piacere nella competizione. Ci sono ragazzi che provano piacere perché fanno parte di un gruppo senza particolari ambizioni personali.

Ribadendo ancora una volta che questo blog cerca di essere il più breve possibile nei propri articoli, non vogliamo proprio oggi entrare nei dettagli di un argomento enorme. Basta quindi sapere che queste caratteristiche di personalità (e altre ancora) dei nostri giocatori sono presenti in tutti i gruppi.  Organizzare l’allenamento divertente per tutti diventa ancora una volta una sfida importante per noi formatori, che dobbiamo far fronte a tutte queste richieste individuali. Allora la conoscenza del nostro gruppo di giocatori diventa fondamentale, oltre che una corretta organizzazione.

Di conseguenza, dopo 3 mesi arriviamo sul campo, ci adattiamo, tocchiamo il pallone e ci rimettiamo a lavorare come facevamo prima o dopo la messa in moto ci buttiamo in una bella partita 11:11? Non esiste la giusta risposta a questa domanda, esiste la programmazione, la conoscenza del gruppo e la grande passione per questo sport.

Osservateli mentre si passano la palla o palleggiano tra di loro. Osservate se si sfidano, se invece provano piacere anche solo a stare con gli altri. Osservateli prima, durante e dopo l’allenamento e la risposta vi verrà ancora una volta donata da questi giovani sognatori.

Staff FLR

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