
Al contrario di quanto detto qualche settimana fa, cercheremo di analizzare come possiamo comportarci quando la nostra squadra non è in possesso della palla.
Nello specifico qui andremo a concentrarci su quei giocatori che invece saranno lontani dalla palla. Immaginiamo per esempio il nostro vecchio terzino sinistro che dovrà tornare e posizionarsi con la linea difensiva o con l’organizzazione difensiva di squadra dopo aver corso per 70 metri in avanti con uno svolgimento dell’azione sul fronte opposto. Ecco lui dovrà correre di nuovo 70 metri se previsto dal nostro piano di organizzazione difensiva e posizionarsi in una zona di vantaggio rispetto al suo avversario di riferimento.
Un altro esempio potrebbe essere il nostro attaccante centrale che invece in una fase prolungata di possesso degli avversari nella nostra Z2A/1 dovrà continuamente organizzare dei “sandwich” qualora la palla tornerà nella sua zona o tenere alto il difensore avversario per evitare che questi partecipi all’azione e crei quindi delle situazioni di inferiorità numerica per la nostra squadra. Sono solo due degli esempi che si potrebbero prendere in analisi, ma speriamo di aver reso l’idea del meccanismo cognitivo che si andrà ad attivare in questa fase “intermedia” del gioco.
- Come allenare le marcature preventive?
Su come allenare le marcature preventive vi riconduciamo agli articoli di questo blog sulla Fase Difensiva, a quello sull’aspetto cognitivo e la presa d’informazione del calciatore oltre che a quello sulla capacità di scelta del giovane calciatore.
Ovviamente cercheremo anche di dare una risposta in questo articolo.
Prendendo quindi spunto da quanto detto nell’articolo sulla FD o nell’e-book correlato, potremmo quindi proporre esercitazioni specifiche in cui la nostra linea difensiva si allena a muoversi e posizionarsi in relazione all’avversario quando siamo noi in possesso di palla. Questo si può fare sia nella fase di gioco specifica, quindi quando faremo variare il numero di avversari o di compagni che intervengono in questa fase di gioco, ma anche quando andremo a proporre un’esercitazione globale o una fase di gioco offensiva.
Entrando ancora più nello specifico, pensiamo si possa allenare anche tramite le forme MINI e MICRO di FLRo i nostri analitici giocati, perché in questi casi andremo a ricreare situazioni che permetterebbero ai nostri giocatori di dover aumentare il loro carico cognitivo in relazione a questo aspetto.
Come tutti gli allenamenti cognitivi, partire dal semplice al complesso permetterà ai giocatori di identificare la soluzione e poi attuare accorgimenti per evitare che si ricrei. Specifichiamo comunque che una data situazione è unica, quindi non potrà più verificarsi una seconda volta, di conseguenza inserire le forme d’allenamento in situazioni variabili. Arrivati al punto in cui i nostri giocatori andranno ad assimilare questa esperienza, dovremmo poi proporre invece esercitazioni ancora più complesse e strutturare per farli uscire dalla zona di confort per poi nuovamente ritornare nel conosciuto e assimilare le nuove conoscenze.
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Staff FLR